Colli di bottiglie in vetro.

Il riciclo del vetro può essere effettuato infinite volte, ma l’italia si muove a tre velocità

Il riciclo del vetro è estremamente virtuoso: i rottami possono sostituire la materia prima originale senza alcuna perdita di qualità. Inoltre, può essere riciclato un numero infinito di volte, al 100%, senza alcuna perdita di materia.

Il riciclo del vetro è estremamente virtuoso: i rottami possono infatti sostituire la materia prima originale senza alcuna perdita di qualità e il vetro può essere riciclato un numero infinito di volte, al 100%, senza alcuna perdita di materia.

Riciclare il vetro significa applicare alla perfezione i principi dell’economia circolare, garantendo nuovo risparmio di energia e materia ogni volta che gli imballaggi in vetro vengono avviati al recupero, se questa operazione viene effettuata in modo puntuale e consapevole.

Come riciclare efficacemente il vetro

Per una filiera del vetro virtuosa, il Consorzio Recupero Vetro (CoReVe) promuove un motto: “Solo bottiglia e vasetto per un riciclo perfetto”. Affinché il riciclo del vetro avvenga davvero in modo efficace, infatti, occorre fare attenzione a ogni fase, in primis il conferimento. Possono essere avviati a riciclo soltanto i contenitori per alimenti, mentre sono da evitare: la ceramica e il pirex, poiché fondono a temperature più elevate ed il cristallo che, contenendo piombo, non è riciclabile insieme al vetro di bottiglie e vasetti. Attenzione, quindi, anche ai bicchieri perchè possono contenere piombo e di conseguenza non possono essere riciclati.

I vantaggi del riciclo del vetro

Il recupero e il riciclo del rottame nella produzione di nuovi contenitori in vetro consente notevoli risparmi, innanzitutto di materia prima, ovvero sabbia silicea da cava e soda, con relativo risparmio anche di energia in fase estrattiva. 120 kg di materia prima tradizionale possono essere sostituiti da 100 kg di rottame di vetro riciclato. In questo modo si risparmiano annualmente 3 milioni di tonnellate di sabbia estratta, quantità sufficiente a riempire una volta e mezza il Colosseo.

I vantaggi che interessano l’energia richiesta dal processo di produzione sono molto importanti: il riciclo del vetro permette infatti di risparmiare 330 milioni di m3 di metano per la fusione e trasformazione della materia prima in nuovo vetro, risparmi paragonabili ai consumi domestici di gas metano, per un anno, di una città come Genova.

Attraverso il riciclo del vetro, nella produzione di nuove bottiglie e vasetti, si evita, inoltre, il rilascio in atmosfera di 2 milioni di tonnellate di CO2.

Per incentivare la raccolta differenziata e il conferimento del vetro da parte dei cittadini, CoReVe garantisce il ritiro e avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio riconoscendo ai Comuni convenzionati un corrispettivo economico importante, per fronteggiare i maggiori oneri che comporta la raccolta differenziata rispetto a quella indifferenziata. Questa cifra, sommata a quella risparmiata per il mancato conferimento dei rifiuti di vetro in discarica, si traduce in un beneficio economico pari a 250 milioni di euro all’anno.

La situazione del riciclo del vetro in Italia

In Italia, il riciclo del vetro mostra tre diversi volti e due diversi ambiti di possibile miglioramento. Nel corso del 2016 la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in vetro ha permesso di recuperare il 92.5% del materiale raccolto: per aumentare tale percentuale è necessario aumentare la qualità del rottame proveniente dalla raccolta differenziata, nel rispetto dei requisiti qualitativi richiesti per l’avvio a riciclo.

C’è più strada da fare, invece, per risolvere il problema del mancato avvio al riciclo: in questa fase, infatti, l’Italia rivela dati geograficamente discrepanti e numericamente differenti tra loro.  Mentre la media nazionale di raccolta si è attestata nel 2016 a 39,4 kg per abitante, il Nord raccoglie esattamente 39,4 kg per abitante, il Centro 27,6 e il Sud solo 21. Questi numeri mostrano una distanza, sebbene in calo nel corso degli ultimi anni, sulla quale è ancora necessario lavorare. Anche dal punto di vista qualitativo, il Sud Italia ha margine per migliorarsi: nel corso del 2016 il corrispettivo medio riconosciuto al Nord è stato di 45,75 €/t, mentre al Centro si è attestato sui 40,91 €/t e al Sud è stato pari a 40,27 €/t.

Cosa possiamo fare in più

Il miglioramento di questi risultati inizia in casa, dai gesti quotidiani di ciascuno di noi, e comporta piccole attenzioni tra cui: svuotare i barattoli dai residui alimentari prima di gettarli nel contenitore della raccolta differenziata; evitare di gettare nel contenitore tutto ciò che non è un imballaggio in vetro; ricordarsi di non gettare insieme a bottiglie e vasetti anche il sacchetto di plastica usato per il trasporto. A questo proposito, è possibile consultare il Decalogo CoReVe appositamente compilato per fornire una pratica guida al riciclo del vetro, nell’interesse del pianeta e dell’economia.