Donna che mostra all'obiettivo delle bottiglie di plastica accartocciate.

Plastica: cosa significa essere parte della soluzione

Siamo consapevoli che i rifiuti creati dalle confezioni siano un problema sempre più crescente, e riteniamo di avere una responsabilità nel contribuire a risolvere il problema.

Il volume di imballaggi in plastica immessi da The Coca‑Cola Company sul mercato nel 2017 a livello globale è pari a 3 milioni di tonnellate: abbiamo recentemente divulgato in modo proattivo questo valore, insieme alla Ellen MacArthur Foundation - istituzione leader nel mondo per la promozione e lo sviluppo dell'economia circolare - attraverso il loro rapporto New Plastic Economy Global Commitment. Coca‑Cola fa parte del ristretto gruppo delle 31 imprese (su 150) che hanno scelto di condividere in maniera trasparente i dettagli del loro impatto globale della plastica. Nessuna società era stata chiamata a divulgare questa informazione e la scelta di renderla pubblica è stata accolta più che positivamente dall’Ellen MacArthur Foundation, che si è complimentata e ha incoraggiato altre aziende a fare altrettanto.

Anche se la nostra scelta ha contribuito alla pubblicazione di qualche titolo controverso sui mezzi di informazione, siamo convinti che sia la cosa giusta da fare e continueremo quindi a lavorare in questa direzione.

Siamo trasparenti come lo sono le nostre confezioni

Contestualizzando il nostro peso rispetto al totale della plastica immessa sul mercato italiano da tutte le aziende (2.292.000 tonnellate-COREPLA 2018), Coca‑Cola incide per l’1,3%, in diminuzione del 10% rispetto al 2017. Se consideriamo il totale del solo PET immesso sul mercato italiano da tutte le aziende (536.328 tonnellate-dato COREPLA 2018), il peso di Coca‑Cola è pari al 5,73%.

L’impegno ad essere sempre più trasparenti sui packaging utilizzati è uno degli obiettivi principali di Coca‑Cola

La scelta di comunicare in modo chiaro il nostro impatto rientra nella più ampia iniziativa del "World Without Waste"avviata lo scorso anno a livello globale, che ha come obiettivi a livello mondiale la vendita di confezioni 100% riciclabili entro il 2025: in Italia, tutti i nostri pack sono già 100% riciclabili in anticipo rispetto agli impegni assunti a livello globale.

Inoltre, entro il 2030, per ogni bottiglia o lattina vendute, indipendentemente da chi verrà prodotta, The Coca‑Cola Company si impegna a favorirne la raccolta e il riciclo raggiungendo il 100% degli imballaggi.

Sempre entro il 2030, inoltre a livello mondiale The Coca‑Cola Company produrrà bottiglie costituite per il 50% da materiale riciclato (il cosidetto rPET).
In Italia, nel corso del 2018, Coca‑Cola ha iniziato a introdurre nel mercato italiano bottiglie che utilizzano una parte di PET riciclato (rPET), e raggiungerà circa il 10% entro la fine di quest’anno. L'obiettivo è quello di sostituire entro il 2020 il 26,3% della quantità totale di PET immessa nel mercato, fino ad arrivare a sostituirne almeno il 50% entro il 2030.

Il PET, una risorsa e non solo un rifiuto

La scelta del PET nasce dall’esigenza di avere una confezione che garantisce la massima sicurezza igienica per le bevande che contiene, assicurando al contempo gli elevati standard qualitativi internazionali previsti per i nostri prodotti. Questo tipo di plastica, infrangibile e leggera, è impermeabile ai gas e genera il minor impatto ambientale in termini di emissioni di CO2, in fase di sua produzione e trasporto, rispetto ad altri imballaggi. Basti pensare che per ogni camion di preforme in PET (la forma della bottiglia che viene soffiata e riempita direttamente in stabilimento) si possono togliere dalle strade 34 camion per il trasporto del medesimo quantitativo di bottiglie di vetro. Ovviamente è fondamentale raccoglierlo e riciclarlo dopo l’uso – come tutti gli altri pack – per evitare l’inquinamento e assicurare la disponibilità di una preziosa materia che può tornare a essere bottiglia a uso alimentare. Anche l’industria ha, però, una specifica responsabilità sul riciclo, che è anche il punto di partenza del principio di Economia Circolare come enunciato dall’Unione Europea: metterne sul mercato il minor quantitativo possibile – nel rispetto della sicurezza dei consumatori e qualità del prodotto – e impegnarsi per la sua massima riciclabilità, attraverso la scelta di mono-materiali al 100% riciclabili.

Quello del recupero del packaging è un problema che affligge tutto il mondo e, come per ogni azienda, è nostra responsabilità contribuire a risolverlo.